I venti nel Mediterraneo, la “Rosa dei Venti” e come misurarli
Il vento è uno spostamento d’aria di cui possiamo riconoscere intensità e direzione.Per misurare la velocità del vento usiamo l’anemometro che può avere diverse unità di misura:
- m/s > metri al secondo
- km/h > chilometri all’ora
- NM/h >miglia nautiche all’ora, 1NM=1852m
- nds (Ita) = kts – kn (Eng) = kn (De) > nodi, 1 nds=1NM/h = 0,514 444 m/s = 1,852 km/h
- Bft o Beaufort, scala che indica l’intensità del vento riconosciuta in base agli effetti dello stesso
Per descrivere la direzione del vento usiamo i punti cardinali, nel Mar Mediterraneo i venti provenienti da un determinato punto cardinale hanno un nome, così come rappresentato nella “Rosa dei venti” che tradizionalmente veniva situata nell’isola di Malta, al centro del Mediterraneo. Proprio a questa ubicazione possiamo ricondurre il nome assegnato ai venti.
La Tramontana è un vento freddo che proviene da Nord causando repentini e considerevoli cali di temperatura. Il nome Tramontana è stato erroneamente associato a “tramonto”: nonostante spiri da Nord in realtà il nome deriva dalla descrizione latina “intra montes” che si riferisce al fatto che spiri dal cuore delle Alpi, punto in cui si genera, quindi dal Nord storicamente conosciuto dai Romani.
Il Grecale è un forte vento, freddo e secco, proveniente da Nord-Est, tipico della stagione invernale. Soffia con particolare frequenza soprattutto sulle regioni del Mediterraneo centrale e sulle regioni adriatiche. Si chiama così perché dall’isola di Malta e dal centro del Mediterraneo, punto di riferimento della Rosa dei Venti, questo vento soffia da Nord-Est in corrispondenza, appunto, della Grecia. Nell’ alto Adriatico viene chiamato Bora.
Il Levante è un vento generalmente debole che spira da Est verso Ovest nel Mediterraneo occidentale. Si origina nel centro del Mediterraneo al largo delle Isole Baleari e soffia verso Ovest per raggiungere la sua massima intensità attraverso lo Stretto di Gibilterra. È un vento fresco e umido, portatore di nebbia e precipitazioni. Il vento può manifestarsi in qualunque periodo dell’anno, ma ricorre comunemente fra luglio e ottobre. Il nome del vento deriva dal latino “levare” inteso come sorgere, il punto in cui sorge il sole coincide con la provenienza di questo vento.
Lo Scirocco è un vento caldo che spira da Sud-Est e proviene dal Sahara e da altre regioni del ord Africa. Lo Scirocco secca l’aria ed alza la polvere sulle coste del nord Africa, tempeste sul Mediterraneo e tempo freddo ed umido sull’Europa. Il vento soffia per un tempo variabile da mezza giornata a molti giorni. Questi venti soffiano più di frequente, con velocità fino a 100 Km/h, in primavera ed autunno raggiungendo un massimo nei mesi di marzo e novembre. Il nome del vento deriva dal fatto che a sud-est dell’isola di Malta c’era la Siria.
Ostro (dal latino Auster, vento australe) è il nome tradizionale di un vento che spira da Sud nel Mar Mediterraneo; è anche detto vento di Mezzogiorno. L’ Ostro è un vento caldo e umido portatore di piogge.
Il Libeccio è un vento che spira da Sud-Ovest. Vi sono più ipotesi sul nome: la più diffusa, è che derivi dal fatto che nell’isola di Malta, presa come punto di riferimento per la denominazione dei venti, il Libeccio spira dalla Libia.
Il Ponente è un vento fresco tipico dei pomeriggi estivi del Mar Mediterraneo che spira da Ovest. È il vento caratteristico delle perturbazioni atlantiche che attraversano il Mediterraneo da Ovest verso Est. I suoi effetti sono sentiti soprattutto sul Mar Tirreno e sul Mare Adriatico centro-meridionale.
Il Maestrale è un vento generalmente freddo e secco che spira da Nord-Ovest. Tipico della stagione invernale, soffia con particolare frequenza soprattutto in Sardegna e nella Valle del Rodano, in Francia. Si chiama così perché dall’isola di Malta, punto di riferimento della Rosa dei Venti, questo vento soffia da Nord-Ovest in corrispondenza di Roma, soprannominata nell’antichità “magister” (o “magistra”).